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Coltivare i frutti antichi tra scoperta e tradizione: dalle loro caratteristiche a come trapiantarle e curarle

Poesia, sapori, gusti della tradizione: coltivare frutti antichi nel proprio giardino è anche questo.

Coltivare i frutti antichi tra scoperta e tradizione: dalle loro caratteristiche a come trapiantarle e curarle

È la riscoperta della memoria contadina di ogni luogo (perché ovviamente ognuno ha la sua e le sue varietà di frutta). È la ricerca di gusti di un tempo, senza rinunciare alle innovazioni e alle opportunità che la tecnologia di oggi ci offre. Scopriamo allora più a fondo queste tradizioni sui frutti antichi.

Impariamo prima di tutto a riconoscerli. Si tratta di frutti che producono in abbondanza e che, proprio perché un tempo si era soliti coltivare come natura crea, a volte forse hanno un aspetto meno bello. Si tratta inoltre di varietà più robuste e resistenti a possibili malattie, meno soggetto per questo alla necessità dell’utilizzo di pesticidi (anche naturali).

Pensate ad esempio alla mela e alle sue varietà antiche: esiste il melo annurca, una varietà originaria della zona del napoletano; ci sono i meli clamani, sodi e croccanti, geograficamente molto diffusi in Veneto. E ancora il melo decio, che si fa risalire persino all’epoca degli antichi romani; il melo antico del sangue, una varietà che ben si adatta sia alle zone pianeggiante che a quelle di montagna; e infine il melo della rosa, tipicamente umbro, o l’ottima rosetta bellunese.

Passando invece ai peri, troviamo il pero bergamotto, resistente e dalla grande produzione; i peri fighi e il pero gnocco (anche chiamato pera bugiarda); il pero misso, tipicamente veronese come il trentosso, diffuso in Valpolicella. Questi sono solo alcuni dei frutti antichi: ma potremmo elencare ad esempio i susini, come l’Amolo di Francia, della famiglia delle rosacee, o il Mirabella di Nancy, che ben si adatta alla coltivazione in vaso.

Coltivare i frutti antichi non è immediatamente semplice e potreste trovare alcune difficoltà. È necessario dunque preparare loro il terreno, che abbia almeno 50 centimetri di larghezza e 50 di profondità. Fate sì che sia ben drenato, in modo da garantirgli il giusto apporto di sali minerali.

Innaffiate poi il terreno con regolarità, magari una volta a settimana e utilizzando dei secchi pieni di acqua da versare con delicatezza (facendo dunque attenzione alle radici in caso di piante giovani) direttamente sul terreno. Fate attenzione anche alle temperature, proteggendo le vostre piante ad esempio dal forte calore estivo.

Per la potatura di queste piante, donate loro la cosiddetta forma “a vaso”, avendo cura di tagliate i rami più bassi e di lasciare quelli più giovani e carichi di gemme. Se, infine, non disponete di un giardino e preferite coltivare le vostre piante in vaso sul balcone, l’unica accortezza ulteriore da avere sarà quella di irrigare e concimare il terreno più spesso.

Tags coltivazione | Fiorista Lauria | Fiorista Potenza | floreale | frutta | frutti antichi | lauria

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